Arte del mosaico

11.11.2010 17:30

 

arte del mosaico

Il mosaicista: da artigiano ad artista

 

Giovedì 11 novembre 2010, al Caffé Libreria Knulp, Via Madonna del Mare 7/a, Trieste, si è svolta la conferenza dal titolo «Il Mosaicista: da Artigiano ad Artista», con Marzia Truant, maestra mosaicista, ed Elena Gentilini, creatrice di bijoux in mosaico, presentate da Elena Cantori.

 

Come alla sua nascita, ancora oggi il mosaico viene utilizzato per ricoprire spazi architettonici, può essere un semplice rivestimento oppure una preziosa decorazione, mescolandosi a vari materiali che creano uno straordinario effetto di superfici altamente vibranti e dinamiche.

L’impulso alla creatività ha permesso di dare una svolta al ruolo del mosaicista trasformandolo in un artista a tutto tondo, cioè in colui che non solo pone le tessere, ma, tramite l’utilizzo di materiali sia classici che nuovi, crea in prima persona quanto dettato dalla propria sensibilità ottenendo combinazioni dagli effetti assolutamente innovativi, svincolandosi dai tradizionali motivi geometrici e figurativi.

 

Marzia Truant, giovane maestra mosaicista che, formatasi alla scuola di Spilimbergo, in un percorso personale ha approfondito l’antica tecnica del mosaico arricchendola di un incisivo tocco di contemporaneità, ha raccontato la lunga storia del mosaico, una delle prime forme artistiche assieme alla scultura, che corre lungo i millenni dal mondo dei Sumeri e degli Egizi a quello dei Greci e dei Romani, per essere ripreso dall’arte araba e bizantina, e arrivare ai nostri giorni con tecniche e utilizzi pressoché inalterati. La Truant che, in linea con le nuove generazioni di mosaicisti, esplora vie nuove dell’antico linguaggio materico, ha poi spiegato come si formano le sue opere d’arte, spesso abbinando le classiche tessere di smalti veneziani a materiali naturali quali soprattutto il legno, possibilmente antico o vissuto, e la terra. Suggestive sono le sue installazioni create con sezioni di tronchi d’albero che magicamente vengono “resuscitati” con onde di colore seguendo la traccia dei circoli della vita o le venature naturali, divenendo originalissimi oggetti d’arredamento.

Elena Gentilini ha percorso il proprio itinerario artistico, raccontando com’è nata l’idea della linea “Ars Musiva, Arte da indossare”. Nella sua bottega perugina, fondata con altre due colleghe appassionate di arte, da diversi anni si cimenta nel recupero creativo dell’antica tradizione del mosaico per dare vita ad una nuova forma di ornamento femminile che, al tempo stesso, è una operazione culturale di alto livello alla portata di tutti. Si tratta di gioielli fatti a mano utilizzando pietre dure, smalti vetrosi, vetri di murano e altri materiali pregiati, abbinati all’argento, al metallo, alla stoffa.

Arte da Indossare appunto, spille, ciondoli, anelli, collane, dove l’ispirazione alle opere d’arte pittorica e architettonica rappresenta una nuova visione del bijou. I suoi mosaici ridipingono Vincent Van Gogh, Gustav Klimt, Henri Matisse e Frida Kahlo, per abbellire la donna, «musa indiscussa della creatività di tutti i tempi» (https://www.arsmusiva.it/).

 

La artiste hanno esibito anche alcuni strumenti da laboratorio e hanno documentato con diapositive e un istruttivo filmato come da cubetti di marmo, pietre varie semipreziose, ceramiche, mattoni smaltati, o semplici sassolini, vengono ricavati frammenti idonei a dare vita a opere eccellenti, pezzi originali e unici.

 

Per far conoscere meglio al pubblico triestino l’arte moderna del mosaico, nei giorni successivi le artiste hanno esposto le loro opere: Marzia Truant presso lo Spazio espositivo dell’Hotel Duchi Vis à Vis, grazie alla collaborazione della Sezione Tergeste Venezia Giulia della BPW-Italy; Elena Gentilini al Caffé Libreria Knulp in collaborazione con l’Associazione Culturale Day Dream Project.