La Cavalleria religiosa medievale

27.04.2010 18:00


La Cavalleria religiosa medievale

Storia e attualità degli ordini religiosi militari

 

Il 27 aprile 2010, alla Casa della Musica in via dei Capitelli 3, Trieste, il dott. Bernardino de Hassek ha intrattenuto un folto e attento pubblico ripercorrendo, in una conversazione corredata da diapositive, gli scopi e gli obiettivi della cavalleria religiosa militare fin dalle sue origini.

Si tratta di organizzazioni militari nel vero senso della parola, cioè di compagnie equestri, nobiliari a forte ispirazione religiosa, come era negli ideali cavallereschi della società del Medioevo. Era infatti considerato un dovere per un aristocratico rendere i suoi servigi alla Chiesa e al popolo, difendendo i deboli e soprattutto i perseguitati per la fede, come stava accadendo in quei secoli con l’occupazione dei mussulmani nell’Oriente cristiano e la penetrazione cruenta in Occidente. Queste milizie si assumevano l’impegno di difendere i Luoghi Santi in Palestina e dipendevano direttamente dal Papa. Tutti i Cavalieri erano monaci, legati dai voti di Povertà, Castità e Obbedienza.

Il più antico tra i diversi ordini monastici militari fu fondato in Italia nel 1050, ossia l’ordine dei Cavalieri Ospitalieri di San Giovanni in Gerusalemme, poi Cavalieri di Malta, chiamati anche Giovanniti, avendo come patrono san Giovanni Battista.

Nel 1099, anno della prima crociata, sorse l’Ordine canonicale del Santo Sepolcro in cui militi e canonici svolgevano la funzione di Guardia d’Onore del sito, assicurandone la custodia e la difesa armata.

Nel 1118, in Francia, fu fondato l’Ordine dei Cavalieri Templari (Milizia dei Poveri Cavalieri di Cristo e del Tempio di Salomone) che risultò essere per partecipazione, organizzazione e disponibilità finanziarie il più significativo nello svolgimento delle vicende in Terrasanta.

Nel 1193 fece la sua comparsa in Germania l’Ordine Teutonico che operò a salvaguardia del cristianesimo soprattutto nei territori nord orientali europei, Ungheria, Transilvania e coste baltiche, partecipando alle cosiddette Crociate del Nord.

 

Considerata la maggiore rilevanza politico-militare che ebbero i Templari rispetto alle altre congregazioni cavalleresche, anche per il loro significativo peso nel contesto economico e finanziario, l’oratore ha dato ampio spazio alla storia del loro ordine, dalla sua fondazione alla drammatica soppressione avviata nel 1307 dal re di Francia Filippo IV il Bello e sancita poi ufficialmente da Papa Clemente V con la Bolla del 3 aprile 1312, mettendo in luce le varie congetture che gli storici fanno sulle reali motivazioni di tale accanimento. Molto ricca è la letteratura sull’Ordine dei Templari e svariate altresì le ipotesi intorno ai loro tesori, su cui i seguaci sfuggiti al rogo e alle persecuzioni, e sparpagliatisi per il mondo, continuarono a mantenere il segreto.

Le sorprese non sono mancate perché de Hassek ha documentato tracce della loro presenza anche nella stessa città di Trieste, in Carso e a Muggia come qua e là in territori sia italiani sia europei e non solo, tracce che si mimetizzano emblematicamente nell’architettura edilizia e persino nella pavimentazione stradale.