“Se una sera a cena …” Seminario di bon ton

“Se una sera a cena …”.

I piccoli grandi dilemmi di un invito a casa o in ristorante

Seminario di bon ton

Domenica 7 marzo 2010 nella sala Imperatore del Savoia Excelsior Starhotels, a Trieste, si è svolto un seminario in tema di «Galateo dell’ospitalità e della tavola» con Donna Maura, rivolta a Signore che amano la vita sociale e desiderano essere sempre alla “altezza”, Signore che hanno piacere di invitare e sono invitate, spesso a ricevimenti di rappresentanza. L’obiettivo del corso era verificare le conoscenze dell’etichetta per ogni occasione e avere risposte ai piccoli grandi dubbi che possono sorgere all’improvviso.

La docente è partita dall’ipotesi che non sono pochi i dilemmi che si nascondono dietro ad un invito e ha elencato una quarantina di problematiche, confrontando i comportamenti che vengono spontanei, o grazie alle buone maniere acquisite o grazie ad una corretta dose di buon senso, con quelli che sono i dettami del galateo. I temi affrontati erano dei più vari, a volte apparentemente banali come ad esempio “con quale dono ci si presenta” o “come si tiene la forchetta” o “come affrontare la pietanza che scotta”, scoprendo tuttavia che dietro anche ai piccoli quesiti ci sono più problematiche di quanto appaia di primo acchito.

E così soprattutto ad alcune altre domande, quali “posso informarmi su chi sono gli altri invitati?”, “perché non sta bene dire buon appetito?”, “è creanza lasciare qualcosina nel piatto?”, le risposte tengono conto della sensibilità personale dell’ospitante e di tutti i suoi commensali.

Il Seminario è stato vivacizzato dagli interventi delle signore partecipanti che hanno esposto altri quesiti, addivenendo alla conclusione che il migliore comportamento è quello che ci vede agire con disinvoltura e moderazione senza causare motivi di imbarazzo per chicchessia, avendo il  medesimo riguardo sia verso il cibo servito sia la mensa stessa, perché stare a tavola deve essere un piacere condiviso.

Al termine del Seminario sono state consegnate le dispense e gli attestati di partecipazione.

«Invitare qualcuno alla nostra tavola significa prendere su di noi la cura della sua felicità finché rimane sotto il nostro tetto» (Anthelme Brillat-Savarin, "Fisiologia del gusto", 1825)